mercoledì 14 agosto 2013

Il Re Leone 3 - Hakuna Matata (The Lion King 1 1/2 - Hakuna Matata)


Anno 2004
lungometraggio direct to video dei Disney Toon Studios.

fonte: la tana del sollazzo
Capolavoro. Questo è in assoluto il primo film dei Toon Studios che graficamente parlando si può considerare confondibile con l'originale. In nessuno dei loro migliori prodotti come Il Re Leone 2, Lilli e il Vagabondo 2 o Estremamente Pippo si era presentata questa caratteristica, e benché le animazioni fossero molto buone, qua e là si vedeva che i personaggi non erano identici ai modelli del primo film, ma se ne discostavano leggermente, vuoi per il tempo che passa, vuoi per il diverso stile degli autori. Questo colpaccio sarebbe riuscito in seguito solo con Lilo & Stitch 2 e solo parzialmente (visto che gli elementi di modernità sarebbero filtrati comunque) con Bambi 2. Qui invece non vi è alcuna differenziazione stilistica, e infatti il Simba che si vede è il Simba originale, il Pumba che si vede è il Pumbaa originale e così via. E cosa non meno importante pure colori, sfondi, ambientazioni sono le stesse del Re Leone.
E anche la storia. Perchè Il Re Leone 3 a dispetto del menzognero titolo italiano non è affatto un sequel della vicenda di Kovu e Kiara, ma un remake umoristico del primo Re Leone, visto però dal punto di vista di Timon & Pumbaa. La struttura del lungometraggio è, azzarderei dire, qualcosa di assolutamente mai visto nella storia del cinema: un mix assolutamente geniale e assurdamente delirante di, prequel, midquel, paraquel con una massiccia dosa di metacinema. Per capire bene di cosa si tratti è utile descriverne la struttura. Innanzitutto va premesso che tutto il film è proiettato su uno schermo cinematografico e che alla visione assistono Timon e Pumbaa, che però non si vedono mai se non in silhouette. I due nel corso della durata interromperanno più volte la visione per commentare ironicamente alcune scene, per fare il karaoke o anche solo per cambiare accidentalmente canale, guarda caso proprio nei punti di maggior suspance. Più che il film di Pumbaa, il cui passato era stato raccontato nel primo film durante Hakuna Matata, potremmo dire che questo è il film di Timon. Si inizia infatti con la fase prequel, in cui vengono raccontate le difficoltà di inserimento di Timon nel suo branco di suricate, impegnate ogni giorno a fuggire dalle iene. Gli unici due personaggi nuovi del film appaiono proprio in questo pezzo, e sono l'affettuosa madre di Timon e l'arcigno zio Max, che in virtù del loro essere due personaggi nuovi, sono gli unici che hanno la libertà di discostarsi dallo stile del primo film, anche se di poco. Zio Max è infatti l'unico a cui sono concessi certi movimenti estremi, mentre il resto del cast si attiene strettamente alla pur vasta gamma di pose e espressioni viste nel Re Leone. La colonna sonora è tutta un florilegio di citazioni a famosissimi brani del Re Leone sia strumentali che cantati come Hakuna Matata o Be Prepared. In questa parte di film però hanno luogo le due canzoni nuove principali: la prima è Digga Tunna, il coro che descrive la vita monotona dei suricati, un inizio travolgente e in puro stile musical con un forte umorismo intrinseco. Si passa poi a That's All I Need, la canzone in cui Timon esprime i suoi sogni, che era stata originariamente scritta un decennio prima da Elton John e Tim Rice con il titolo Warthog Rhapsody, ma era stata poi sostituita dalla celeberrima Hakuna Matata. Questa parte si conclude con l'autoesilio di Timon dal branco e con il suo incontro con Pumbaa.
La seconda parte del film verte tutta nella ricerca di un nuovo posto dove stare, seguendo le regole dell'Hakuna matata, principio insegnato a Timon da Rafiki. Ed è quella che ci potrebbe definire la fase paraquel, dal momento che i protagonisti nella loro ricerca finiranno spesso e volentieri in alcune scene del primo film vivendole in parallelo. Ovviamente sono tutte scene che avvengono prima della loro effettiva entrata in scena, e questa parte finisce per rivelare gustosi - e un po' prosaici - dietro le quinte che spiegano il vero motivo per cui in Circle of Life gli animali si erano inchinati o in I Just Can't Wait to Be King si era verificato il crollo della piramide di animali. I protagonisti nella loro ricerca attraversano il cimitero degli elefanti, la gola della carica degli gnu, fino ad approdare finalmente al luogo definitivo, la foresta lussureggiante in cui li abbiamo visti abitare nel Classico del 1994. In questa fase la colonna sonora è priva di brani inediti, ma ogni canzone apparsa ne Il re Leone viene in qualche modo citata, compresa It's a Small World, la canzone dei fratelli Sherman che accompagna l'omonima attrazione a Disneyland e che nel primo film veniva intonata da Zazu. La cosa buffa è che il tempo che vediamo trascorrere per Timon & Pumbaa, non corrisponde affatto al tempo che scorre parallelamente per Simba, ma alla durata effettiva del lungometraggio originale. Può capitare che improvvisamente si passi dalla parte iniziale con Simba neonato a quella successiva in cui Simba è cresciuto senza che per Timon & Pumbaa passi più di una notte.
Con l'arrivo di Simba nella storia le linee narrative si uniscono e non è più possibile giocare coi parallelismi come prima, ed è qui che il film compie dei miracoli per riuscire a filare pur con una struttura così bislacca. La terza parte è infatti un midquel ambientato durante il periodo di permanenza di Simba nella giungla e racconta del suo passaggio dall'infanzia all'età adulta. La paternità di Timon e Pumbaa è all'insegna di momenti topici caratterizzati da un'ottima colonna sonora. Innanzitutto vi è un rifacimento di The Lion Sleeps Tonight in cui vengono mostrate sequenze in notturna in cui Simba sveglia Timon per chiedergli questa o quella cosa, interrotte però da marachelle diurne di Simba in cui si sente ben altra musica. Il mix è senza dubbio originale - come tutto in questo film - ma senz'altro piacevole, anche perchè dopo mille interruzione la canzone ha finalmente modo di finire in modo poetico e trasognato. Segue poi la non meno bella gara a chi mangia più chiocciole in cui Timon e un Simba adolescente si sfidano sulle note del tema del Buono, il Brutto, il Cattivo di Ennio Morricone. Un altro dei meriti del film è quello di ripescare questo modello "di mezzo" tra il Simba cucciolo e il Simba adulto, che nel film si vedeva solo per pochi secondi nella sequenza della passerella sul tronco d'albero in Hakuna Matata. La crescita di Simba è qui narrata con la terza canzone originale del film: Sunset, Sunrise, intonata da Pumbaa e Timon, timorosi di star perdendo il proprio cucciolo.
E poi arriva Nala. E con lei la quarta parte. E le acrobazie che fa questo film per proseguire diventano inenarrabili. Da qui in poi infatti Il Re Leone 3 prosegue raccontando per filo e per segno gli eventi del finale del Re Leone. Solo che ora non ci sono più ellissi temporali da sfruttare, tutto è narrato più o meno in tempo reale e non resta che sfruttare tutti i momenti in cui Timon & Pumbaa non erano direttamente inquadrati per costruirci attorno una storia. Ecco quindi un gustoso dietro le quinte di Can You Feel the Love Tonight in cui si raccontano i sabotaggi che i due mettono in atto per non lasciare che l'amore li avvolga stanotte, e soprattutto un sapiente gioco a incastro volto a collocare ogni scena o immediatamente prima, o immediatamente dopo, quando non a mostrare le stesse immagini del Classico ma da un'angolazione differente. E incredibile a dirsi ma in tutto questo gli autori riescono a far stare una "crisi" tra i due amici che trova la sua soluzione nella decisione di andare insieme a combattere la battaglia finale contro le iene. Il combattimento che avviene in parallelo a quello tra Simba e Scar vede la partecipazione di Zio Max e della mamma di Timon, che all'occorrenza spuntano dal terreno per supportare i nostri nella lotta, chiudendo idealmente il cerchio iniziato coi problemi di branco di Timon. Ed è dopo l'incoronazione di Simba che il film giunge a compimento col trasferimento in massa del branco di suricati nelle terre del branco, segnando così il trionfo di Timon. Ovviamente in questa parte non manca la musica, nuova o riproposta: il balletto hawaiiano di Timon, un reprise corale di Digga Tunna e Grazing the Grass ascoltabile nei titoli di coda insieme ad un reprise di That's All I Need e una versione dance di Digga Tunna. Ma la vera sorpresa giunge prima dei titoli di coda quando si torna alla realtà del cinema e a reclamare una seconda visione del film giungono Mamma, Zio Max, Topolino, I Sette Nani, Paperino, Pippo, Stitch e tutto il cast dei classici Disney fino a quel momento conosciuto. Un finale assolutamente fuori di testa per un film che è quanto di più assurdo sia mai uscito dagli studi Disney.
La cosa più assurda di tutte è che, a dispetto della trama bislacca, tutto quanto funziona alla perfezione e il film si guadagna una sua autonomia che lo rende piacevole, tutt'altro che slegato, e fruibilissimo anche indipendentemente dal Re Leone. All'uscita in dvd, il film venne onorato di un edizione extralusso con ben due dischi, onore che la Buena Vista avrebbe ben presto smesso di tributare anche ai Classici. Con Il Re Leone 3, il cui titolo originale e assai più logico è The Lion King 1 1/2, si ha la fine del medioevo dei direct-to-video caratterizzato da prodotti scadenti e spesso opera della Disney Televison. Una nuova epoca era iniziata, in cui la qualità dei direct-to-video sarebbe rimasta, salvo rarissimi casi, sempre alta. Un livello qualitativo come quello di questo film però non lo avremo più visto fino a Lilo & Stitch 2, anch'esso indistinguibile come stile da un film della Disney Feature Animation.

Wikipedia
IMDB

Pubblicato in:
DVD - Il Re Leone 3

Nessun commento:

Posta un commento