venerdì 1 maggio 2015

Paperino nel Mondo della Matemagica (Donald in Mathmagic Land)



Anno 1959

fonte: la Tana del Sollazzo
Finita l'era dei cortometraggi ecco Paperino tornare grazie all'ascesa delle featurettes in un ciclo di due mediometraggi "d'intrattenimento didattico". La filosofia dell'edutainment Disneyano si esprime pienamente in Paperino nel Mondo della Matemagica e in Paperino e la Ruota dove un Paperino, sempre più amato dal pubblico, viene chiamato a istruire le platee. Ovviamente non si va certo out of character, e a svolgere il ruolo del maestro è il narratore con Paperino a far da interlocutore un po' distratto e superficiale. Il primo dei due dura una mezz'ora e illustra al pubblico i pregi della matematica cercando di uscire dal luogo comune che la vede come noiosa materia scolastica, ma facendo capire che altro non è che il codice con cui gli scenziati "leggono" il mondo. Un Paperino in tenuta da esploratore si avventura in un mondo misterioso, ispirato non poco al bosco di Tulgey di Alice nel Paese delle Meraviglie in cui i numeri nuotano nei fiumiciattoli e gli alberi hanno le radici quadrate. Dopo questa prima parte, visivamente interessante, entra in scena la voce fuoricampo che spiega a Paperino dove si trova e alla reazione scocciata di Donald decide di aprirgli gli occhi e far piazza pulita dei pregiudizi. Inizia quindi un viaggio discorsivo alla scoperta di principi matematici e geometrici che regolano il mondo, il tutto spiegato in maniera abbastanza semplice e con frequenti inserti di live action e schemi Disneyani per far capire meglio i concetti. Si potrebbe suddividere il mediometraggio in tre tronconi: nel primo Paperino viene trasportato nel tempo dell'antica Grecia a conoscere Pitagora, padre della matematica. Viene detto che la matematica è alla base della musica e che la stella a cinque punte, simbolo dei pitagorici, contiene in sé il principio matematico della proporzione aurea che si trova assai frequentemente in natura. La digressione sul rettangolo aureo e le frequenti immagini in live action riescono a far capire bene il concetto, dimostrando una volta di più come Walt Disney sapesse mescolare divertimento e cultura. C'è poi il secondo troncone in cui viene spiegato che la matematica e la geometria entrano anche nei giochi, e vi è una simpatica scena animata con Paperino che entra nella scacchiera di Alice. Peccato che poi ci si dilunghi un po' quando si tratta di spiegare nel dettaglio come giocare a "carambola a tre sponde" sul tavolo da biliardo, ma poco importa perché subito dopo inizia la terza e ultima parte in cui si analizza l'astrazione mentale. Si gioca con le forme geometriche e a dar loro volume nella mente, provando a vedere cosa si ottiene impiegando queste stesse forme nella tecnologia moderna. Una parte affascinantissima, valorizzata da una colonna sonora ipnotica e a tratti inquietante, che conferma una volta di più quanto questo sia il miglior cartone animato a sfondo educativo (e addirittura non sponsorizzato!) mai realizzato. E il finale con le porte ancora chiuse sulle invenzioni del domani e la citazione finale di Galileo è poesia pura. Non stupisce il successo riscosso, tanto da meritare un albo a fumetti dedicato, due o più doppiaggi italiani (quando ci sono corti e mediometraggi che non ne hanno avuto nessuno), e la sua presenza nell'ambito dei Miniclassici e delle Fiabe Disney.

Wikipedia
IMDB

Pubblicato in:
DVD - Le Fiabe Disney - cofanetto
DVD mancante - Walt Disney Treasures - Chronological Donald (vol. 4) 

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