sabato 8 agosto 2015

Goliath II



Anno 1960

fonte: la tana del sollazzo
Dopo un decennio improntato sull'animazione ridotta anche solo per fronteggiare le enormi spese de La Bella Addormentata nel Bosco e dopo che la principessa Aurora non ha dato i risultati che si sperava, sembrerebbe essere arrivata la fine per la nobile arte dell'animazione Disney. Ma Ub Iwerks salva la situazione inventandosi il processo Xerox che consente di fotocopiare direttamente sulla celluloide i disegni degli animatori, tagliando totalmente i costi dell'inchiostrazione. E' l'inizio dell'era "matitosa" in cui l'animazione Disney, mantenendo un approccio molto grafico e sporco alle immagini, avrà modo di crescere nuovamente e tornare ad essere ricca come un tempo. Ricca anche se piuttosto incline al riciclaggio, visto che è proprio in quest'era (durata per ben tre decenni) che ritroviamo il maggior numero di sequenze riutilizzate, cambiando pochi particolari. Il primo cartone animato a far uso del processo Xerox, sorta di prova generale per il ben più ambizioso La Carica dei 101 è questo mediometraggio di un quarto d'ora, che racconta la classica storia di emarginazione e successiva riaccettazione di Goliath II un elefantino microscopico, vergogna di un branco dove a contare sono le dimensioni. Entrati nello stile Xerox, fatto di linee confuse e smatitate residue, ci si accorge di come finalmente il design dei personaggi torni ad essere particolareggiato come un tempo, e gli elefanti in stile Lounsbery sono un perfetto esempio di questo, visto che forniranno la base per quelli del Libro della Giungla. Da bravo capostipite dell'era Xerox, Goliath II, da anche un grande uso di animazione riciclata, arrivando a certe vette quasi imbarazzanti: il topo con cui si confronta alla fine fa gli stessi movimenti di Timoteo, la tigre Raja è un clone dell'archetipo del puma Louie, visto in Tiger Trouble, l'uccello che perde le uova di continuo viene direttamente da Alice, il coccodrillo da Peter Pan e i gufi sono presi di peso da La Bella Addormentata e Bambi, pur con le differenze stilistiche che questo comporta. Ma è un giochetto di ricicli e richiami che funzionerà a concatenazioni, visto che a sua volta Goliath II con la mitica sequenza del temponamento di elefanti (che accade per due volte) fornirà a sua volta del materiale che Il Libro della Giungla prontamente riciclerà. Va inoltre notato che si è ormai stabilizzato con questo mediometraggio il team che negli anni seguenti lavorerà quasi sempre insieme: Wolfgang Reitherman come unico regista, Bill Peet alla storia, Sterling Holloway voce narrante, e soprattutto il collaudatissimo George Bruns alle musiche, che non si sottrarrà alla regola del riciclaggio visto che molti giri di note (ad esempio il celebre attacco "triste", e quello "misterioso") torneranno insistentemente nelle produzioni successive. Questo cartone animato, che si becca una nomination all'oscar, non rientra certo fra i più memorabili, ma è veramente importante perché avrebbe settato il modus operandi che avrebbe acocmpagnato gli studi Disney per moltissimi anni ancora.


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DVD mancante - Walt Disney Treasures - Disney Rarities

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