sabato 7 gennaio 2017

Zootropolis (Zootopia)



Anno 2015
55° lungometraggio animato


fonte: Disney Compendium
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Sin dall'apertura, il film spiega allo spettatore con molta chiarezza le regole di questo mondo. Per la prima volta il concetto di animale antropomorfo non viene dato per scontato, ma illustrato e giustificato in modo efficace: siamo in una realtà in cui gli animali hanno abbandonato i loro istinti primordiali, evolvendo in modo analogo agli esseri umani. Questi ultimi sono del tutto assenti dal film. La storia si focalizza sui mammiferi, lasciando da parte gli uccelli, gli insetti e i pesci, che si suppone facciano ora le veci degli “animali effettivi”. In questa utopia animale non è però tutto roseo, e rimane traccia delle antiche rivalità: gli ex predatori vengono visti con diffidenza, e le ex prede difficilmente riescono a vincere le loro inibizioni e a imporsi nella società. La protagonista è Judy Hopps, una coniglietta poliziotta che tenta disperatamente di emergere in un ambiente dominato da animali di grossa taglia. A farle da spalla in questa sua prima indagine troviamo la volpe Nick Wilde, una simpatica canaglia che vive di espedienti e che la accompagnerà con riluttanza alla scoperta della verità.
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La trama è piuttosto semplice, ma si articola attraverso due fasi distinte: nella prima l'indagine viene solo parzialmente risolta, per lasciar spazio ad un sorprendente “lato b” in cui la narrazione e i contenuti acquisiscono una maggior profondità. Il caso su cui Judy si ritrova a indagare è infatti strettamente connesso con il tema stesso del film: una strana epidemia sta riportando alcuni animali allo status selvaggio, privandoli del loro antropomorfismo. Con molta intelligenza, Howard e Moore usano il genere giallo come mezzo per affrontare pienamente l'idea base, sviscerandola come mai prima d'ora era stato fatto in casa Disney. Le riflessioni a cui questo conduce non sono per niente banali: la paura del diverso, il razzismo e il pregiudizio indotto da agenti esterni, tematiche già affrontate in Pocahontas (1995) e Il Gobbo di Notre Dame (1996), vengono qui ricondotte al nostro secolo. Sequenze come quella in cui il ghepardo pacioccone Clawhauser viene trasferito dalla reception all'archivio per evitare un danno d'immagine al corpo di polizia, o quella in cui vediamo una tigre giocare col tablet in metropolitana mentre una madre coniglia tira verso di sé il proprio cucciolo con diffidenza, mostrano situazioni molto vicine al nostro vissuto e quindi alla sensibilità attuale. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui l'allarme terrorismo ha profondamente mutato la nostra società, un film come Zootopia dimostra di aver molto da dire e di sapere come dirlo.
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in Zootopia è presente una sequenza musicale. Si tratta chiaramente di un “contentino”, abitudine che è entrata in uso allo studio già da un po' di tempo: Il Pianeta del Tesoro (2002), Bolt (2008) e Big Hero 6 (2014), pur non essendo dei musical, contenevano tutti un numero musicale, rimarcando in questo modo la loro appartenenza alla tradizione disneyana. A cantare il brano questa volta troviamo Shakira, coinvolta nella produzione a tal punto che gli autori hanno inserito nella storia un personaggio da farle doppiare: la cantante-attivista Gazelle. Questa figura non si limita solo ad essere una marchetta, ma ha un ruolo anche nella trama, dato che il suo esibirsi con un corpo di ballo formato da muscolosi tigroni la mette al centro della polemica contro i predatori. Inoltre, la presenza di una diva pop a cui i personaggi fanno spesso riferimento, aiuta a irrobustire l'illusione di trovarsi in un mondo cesellato in ogni dettaglio.
  • Try Evererything - La canzone cantata da Shakira è sicuramente molto notevole. La possiamo ascoltare per intero nella strabiliante scena in cui vediamo Judy arrivare in città, percorrendo i diversi quartieri a bordo della metro, e trascinando così lo spettatore all'interno di questo suggestivo affresco animale. Al di là delle immagini, bisogna riconoscere che anche il testo è veramente valido, e rappresenta un invito a non demordere, perseverando malgrado le mille difficoltà che la vita ti pone innanzi. È una morale che potrebbe apparire scontata, ma non lo è affatto e rappresenta uno dei punti focali di quel modo di pensare ottimista, da sempre alla base della filosofia disneyana. Si tratta inoltre di una delle tematiche principali del film, visto che riguarda da vicino Judy e la sua lotta per emergere in una società ancora piena di pregiudizi. La canzone è presente nel film anche una seconda volta, ovvero all'inizio dei titoli di coda, nella scena in cui vediamo i personaggi al concerto di Gazelle, e offre così agli animatori il pretesto per mostrarci le belle coreografie di questa Shakira animata.


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BluRay -  Zootropolis

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